ARTEMIDORO, Dell’interpretatione de sogni nouamente di Greco in volgare tradotto per Pietro lauro Modonese.

Venezia, Giolito de Ferrari, 1542.

In 8° (148×96 mm), [8], 139 pp., [1]. Marca tipografica sul frontespizio e alcune iniziali decorative in legno. Legatura ottocentesca in piena pelle, forellino di tarlo al dorso, ottima copia.

Assai rara prima edizione in italiano del più antico libro sui sogni e la loro interpretazione, testo così stimato da Freud che come padre della moderna psicoanalisi ne usò il titolo per la sua opera più celebre. Artemidoro, autore greco del II secolo d.C., raccolse un’enorme quantità di materiale sui sogni durante i suoi viaggi in Asia, Grecia e Italia (visse anche a Roma). L’opera offre una panoramica completa della materia onirica, fornendo una sistemazione scientifica dei sogni basata sugli episodi storici, distinguendo in tal modo i sogni legati al passato ed al presente e quelli relativi al futuro, interpretati come profetici e simbolici. Lo stile è semplice, ma allo stesso tempo elegante. Aldo stampò l’originale in greco nel 1518, Froben eseguì la traduzione latina a Basilea nel 1539, e Giolito la presente in italiano che, delle tante edizioni e traduzioni, è una delle più rare.

Paitoni I, 130; Bongi, Giolito, 32; Thorndike VI, 475; Edit 16, CNCE 3213.

Euro 2.000

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