SPERONI, Sperone. I Dialoghi di messer Speron Sperone.
Venezia, eredi di Aldo Manuzio il vecchio, 1542.
In 8°. Marca tipografica ad inizio e fine volume, difetto marginale a carta 89, due forellini nel margine superiore bianco dell’ultima carta. Esemplare genuino in legatura ottocentesca in mezzo marocchino con piatti cartonati. Ex libris al contropiatto di Luigi Fortunato Pieri; al foglio di guardia, ex libris di Karl Petit Mons.
Prima edizione dei Dialoghi di Speroni, curata da Daniele Barbaro, il cui nome appare nella prefazione, e stampata da Paolo Manuzio. Un testo che ebbe un gran successo all’epoca – ristampato ben 8 volte nell’arco di vent’anni – ma che fu per l’autore fonte di guai poiché gli attirò l’ira dell’Inquisizione che l’obbligò, per espiare, a scrivere un’apologia contro l’usura e contro le cortigiane. Tra i numerosi dialoghi qui raccolti, figurano quello intitolato Della usura – ricercato dai collezionisti di libri sull’economia – e i famosi quattro sulla donna, nonché quello sulla retorica, dove si trovano interessanti elementi di mnemotecnica. Questa ricercata aldina indica al colophon che “tutti i [fogli] sono quaderni” mentre in realtà la segnatura A si compone di 10 carte e non di otto: la variazione sarà dovuta probabilmente alla presenza della dedica di Barbaro al Principe di Salerno, Ferdinando Sanseverino, forse non prevista inizialmente. Curiosa e intrigante l’impaginazione alla fine di diversi dialoghi, con effetti di righe discendenti e ascendenti graficamente molto moderni.
Renouard 125-7: “Premier édition d’un livre que les Alde ont imprimé jusqu’à sept fois”; Adams S-1565. 1535.
Euro 2.500
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